Torna il nostro spazio settimanale, dedicato ad uno dei protagonisti biancoazzurri, oggi è il turno del portiere Marco Caserta.
In un passato neppure troppo remoto, come tanti tuoi compagni di squadra, hai giocato in categorie superiori e vinto anche. Cosa ti ha spinto a scendere in Promozione ed a vestire la maglia del Città di S.Agata?
Sono molti i motivi che mi hanno spinto a scendere in Promozione e affrontare questo campionato con questa maglia. In primis perché ciò mi da la possibilità di giocare e allo stesso tempo lavorare. Inoltre ho ritrovato dei miei vecchi compagni di squadra come Aiello,Fabrizio e Giacomo Bontempo, con il quale ho vinto il campionato di Promozione e la Coppa Italia d’ Eccellenza con la Tiger. Inoltre ci sono anche alcuni amici come Iuculano ed il capitano Luciano Regina che mi hanno convinto a sposare questo progetto. E per ultima, ma solo cronologicamente, la Società e il mister, che mi sono sembrate subito persone serie e determinate a fare bene.
Da sempre il portiere, è stato un ruolo determinante, e l’allenatore di turno sceglie di affidarsi a colui che gli fornisce più garanzie. Nel tuo caso, succede che causa la regola degli juniores, a volte sei titolare, altre guardi e sostieni i tuoi compagni dalla panchina. Ti pesa questa situazione, oppure sin dall’inizio l’hai accettata con tranquillità?
Se devo essere sincero, non mi pesa questa situazione dato che l’anno scorso si è verificata la stessa cosa a Rocca di Caprileone . Indipendentemente da tutto però mi impegno sempre ,cerco di dare il massimo negli allenamenti per cercare di migliorare e farmi trovare pronto quando il mister mi chiama all’appello. C’è anche da dire che quando sono rimasto in panchina , Carbonetto si è comportato bene , e non è un caso che abbiamo la miglior difesa del campionato.
Inutile fare ipocrisia e nascondersi dietro un dito. Il Città di S.Agata, ad inizio stagione, era stato costruito per ben figurare, ma ti aspettavi dopo 11 giornate, di avere già un buonissimo vantaggio sulle inseguitrici?
Sapevo che la Società puntava a vincere ed ha allestito una grande squadra ,però sinceramente non mi aspettavo di avere tutto questo margine, soprattutto mi stupiscono i 9 punti di vantaggio sulla seconda all’ undicesima giornata di campionato.
In tanti vi definiscono la corazzata di questo raggruppamento. Si apprende da più parti che il Città di S.Agata, è destinato a fare un campionato a se. Sposi anche tu questa tesi, oppure, bisogna tenere sempre alta la concentrazione, perchè le insidie non mancano mai?
Sposo anche io questa tesi, ma a mio parere,sapendo come sono fatto,dobbiamo sempre tenere alta la concentrazione e non abbassare mai la guardia, perché le insidie sono sempre dietro l’angolo, e dobbiamo affrontare ogni gara con la giusta concentrazione e mentalità, perché ogni partita, nasconde dei pericoli. Prendo come esempio la partita di sabato contro il Città San Filippo del Mela, che nonostante non sia nella parte medio-alta della classifica,abbiamo rischiato di non portare i 3 punti a casa.
Fino a questo momento state facendo benissimo, ancora imbattuti tra Coppa Italia e Campionato. Adesso prima della sosta natalizia il calendario, propone sfide importanti, Acquedolcese, Città di Messina, Città di Mistretta e Torregrotta, inoltre la prossima settimana è previsto il ritorno di Coppa Italia al Dalcontres di Barcellona. Tutti appuntamenti parecchio delicati, dopo tutti questi splendidi risultati, la “Fame di Vittoria”, è rimasta immutata?
Si, queste saranno le gare più delicate, dobbiamo fare l ultimo sforzo prima della sosta natalizia,non facendo passi falsi e rimanendo sempre ad un certo distacco dalla seconda. Invece, per quanto riguarda la Coppa Italia ci tengo a fare bene,oltre perchè non mi piace perdere, perche ti posso assicurare, che alzare la Coppa e sempre un soddisfazione ed un emozione unica. Per quanto mi riguarda vincere aiuta a vincere ,siamo ancora imbattuti e cercheremo di continuare così per entrare nella “storia”.
Sabato prossimo arriva il derby con l’Acquedolcese, squadra che appare in ripresa, dopo l’importantissima vittoria esterna di Sinagra. Che partita ti aspetti e in cosa dovete essere bravi per avere il sopravvento?
L ‘ Acquedolcese è una squadra che mi piace tanto,anche perche c’è gente esperta e che ha vinto anche in categoria superiore. Quella di sabato sarà certamente una partita da non prendere sotto gamba. Io punto alla vittoria senza dubbio e credo che dovremmo essere più cinici sotto porta ,perche l’ unico difetto che abbiamo, è che creiamo tanto ma sotto porta siamo un po’ leziosi.
Come di consueto, chiudiamo dedicando l’ultima domanda a quello che attualmente rappresenta l’unico neo stagionale. Tu non sei di S.Agata, ma sicuramente avrai sentito parlare del “calore” del pubblico santagatese. Eppure nonostante voi state ottenendo risultati importanti, giocate quasi sempre davanti a pochi intimi. Come ti spieghi questa situazione?
Sinceramente non me lo spiego e non saprei datti una motivazione ben precisa. Una della cause potrebbe che in casa non giochiamo a Sant’Agata,bensì a Capo d ‘Orlando e questa potrebbe essere una cosa che da fastidio ai molti tifosi santagatesi. Posso dire solo di cercare di essere più vicini alla squadra. Inoltre, rivolgo un invito anche alle famiglie, che per passare un pomeriggio diverso in compagnia dei figli, possono venire allo stadio. E’ sempre bello vedere le tribune piene e gioire insieme ai propri tifosi sopratutto per un paese come Sant’ Agata, che merita una squadra in categorie superiori.
http://www.cittadisantagata.it