InPrima – Umbertina: dall’inferno al purgatorio fino ad arrivare al paradiso

Con una carrozza con ai fianchi la scritta Prima Categoria. L’Umbertina nello spareggio play out con il Furnari va a replicare quanto fatto due anni fa nello spareggio play out a Borgonuovo. Di analogo non c’è solamente il risultato finale (1-3 ieri come nel maggio 2017), bensi per come è maturata anche quest’anno la permanenza in Prima Categoria. In tal senso, gli umbertini anche ieri pomeriggio a Furnari non partivano con i favori del pronostico, ma hanno avuto il merito di sovvertire le aspettative della vigilia con la prestazione migliore di tutta la stagione, per carattere, voglia, ma soprattutto capacità di mettere alle corde i furnaresi sul proprio terreno di gioco.

Un 1-3 che quindi non ammette discussioni, che permetterà  ai rossoneri di essere presenti nel torneo di Prima Categoria anche nella prossima stagione. Che sarebbe la giornata perfetta per i rossoneri lo si era capito all’alba della sfida con la splendida rete firmata da Cristian Maniaci. L’ex esterno del Rocca di Caprileone concretizzava infatti la perfetta verticalizzazione di Ricciardi con una conclusione al volo di sinistro che si andava ad insaccare alla sinistra di Mandanici. L’1-0 firmato da Cristian ha quindi il là a quella che è stata la festa rossonera nel post gara, perché ha permesso di spostare gli equilibri della contesa e ha dato alla squadra quella forza mentale per disputare la restante parte della partita. Lo stesso Maniaci un paio di minuti dopo si crea la possibilità di portare gli umbertini. Se l’angolo e la posizione sono analoghe alla rete del vantaggio, di diverso c’è pero stata la conclusione che a differenza della prima ha però scheggiato il palo.

Vero è che la sfortuna è stata determinante nella seconda opportunità avuta da Maniaci, altrettanto vero è che il destino, subito dopo,  ha quindi restituito  gli umbertini quello che ha tolto prima. Perché un pasticcione difensivo furnarese, sull’asse Parmaliana-Mandanici, genera il raddoppio umbertino che permette agli umbertini di mettere una seria ipoteca sulla salvezza. Maniaci ma non solo. Perché sulla permanenza dell’Umbertina in Prima Categoria, ci sono le mani magiche e fatate di Gabriele D’Agati. Il portiere è infatti abile, ad inizio secondo tempo a tenere cristalizzato lo 0-2 umbertino quando, da autentico fuoriclasse, si supera sulla conclusione da due passi di Rotella. Di contro la formazione di Claudio Letizia al minuto 10 della ripresa, crea i presupposti per la terza rete quando prima Montalbano si fa murare la sua conclusione dal numero 6 del Furnari, successivamente Faye a mancare la stoccata vincente a due passi di Mandanici. Lo 0-3 mancato si rivela fatale per gli umbertini, che con Parmagliana subiscono la rete del 1-2 quando una splendida punizione fuori area su cui D’Agati non riesce ad arrivarci.

La rete subita non demoralizza gli umbertini anzi, perché alla mezz’ora inoltrata della ripresa, Montalbano ha merito di venire eludere una perfetta marcatura sull’out destro e rifinire per il neo entrato Di Pani che, elude con un dribbling Mandanici  e deposita la palla del 1-3 che significa ipoteca sulla salvezza dell’Umbertina in Prima Categoria. Ipoteca che è quindi diventata ufficialità al triplice fischio del direttore di gara, che significa cancellare in un colpo solo tutte le vicissitudini ( su tutti i tre cambi d’allenatore) che hanno contraddistinto la stagione umbertina. Claudio Letizia ( nelle vesti di allenatore-giocatore), quando ha preso in mano le redini della squadra, ha avuto il merito di ricompattare tutta la rosa nei momenti più difficili dell’annata ma soprattutto le ha trasmesso tutta la sua esperienza come calciatore.

Tale conseguenza avvantaggiata anche dal fatto dal ruolo che ricopre sul rettangolo di gioco ( centrale difensivo), da dove spesso e volentieri parte il gioco di ogni squadra e da dove si può notare all’interno di una singola partita, dove la squadra deve essere rivista.  Per chiudere : Umbertina adesso goditi il momento, vai in vacanza, ricarica le batterie  e (ri)presentati carica e motivata ad inizio settembre, con la speranza che l’annata ventura  possa essere con meno sofferenze e con più soddisfazioni (pari a quella provata ieri a Furnari).

Danilo Scurria