Rocca vs Igea, parola agli ex Chicco D’Anna ed Antonio Cannavò

Un derby pieno di significati, che vale il primato e fa già parlare di sé sia dentro che fuori dal campo. La nona giornata di Eccellenza,  fra tre punti di penalizzazione alla Sicula Leonzio e le improvvise dimissioni di mister Ricciardello, offrirà un match che tutti, adesso, aspettano.

D'Anna 2E’ Rocca di Caprileone – Igea Virtus, gara che si giocherà anche tra ex eccellenti. Tra loro ci sono Antonio Cannavò (foto Masitto), oggi all’Igea Virtus e Chicco D’Anna (foto Rotella), attuale giocatore del Rocca di Caprileone, che in questo scambio di maglie e di emozioni si concedono alla nostra intervista. Si parla della gara, del momento delle rispettive squadre e dei fatti delle ultime ore.

I guai, purtroppo, non finiscono mai. Posso anticipare – esordisce Chicco D’Anna – che poche ore fa mister Ricciardello ci ha comunicato di essersi dimesso, per motivi personali. Oggi è durissima parlare di allenatore,  perché una grande stima mi lega alla persona squisita che è il mister, che ho conosciuto in questi mesi. E’ vero che questa squadra sta dimostrando di essere forte caratterialmente. Non era semplice superare quello che tutti avete chiamato “terremoto”. Adesso, speriamo solo che torni la serenità. Attendiamo il nome del nuovo mister, cercando la stabilità in vista di una sfida importantissima”.

E proprio della sfida si parla, ricordando un glorioso passato. “ Ho disputato – racconta – 6 campionati di serie C con l’Igea. Mi sono sposato un mese fa ed ho casa a 20 metri dallo stadio “D’Alcontres”. Mi sento la maglia giallorossa cucita addosso. In passato ci sono state vicissitudini particolari e non ho potuto far parte nuovamente di questa gloriosa squadra, che sento sempre mia. Se ne dicono tante a Barcellona, – precisa – ma tante persone non sanno ed alcune altre, pur sapendo, scelgono solo alcune versioni dei fatti. E’ brutto da dire, ma è la verità. Ho grande rispetto della squadra, in tutte le sue parti. Sono stati anni indimenticabili e domenica, per me, sarà una partita difficile. Non vorrei fare un torto all’Igea, ma oggi sono del Rocca e per questo disputerò la miglior gara possibile. Sono avversari di rango, hanno un allenatore che è tra i migliori del dilettantismo siciliano e grandi giocatori. Farò il massimo per il Rocca, ma sarei felice se l’Igea vincesse il campionato”.

Nell’ultimo turno, il Rocca non ha giocato contro la Sicula Leonzio, a causa del maltempo. “Il campo era ridotto ad una risaia – commenta – ed è stato bene non giocare. Due formazioni che fanno bel gioco, come Leonzio e Rocca, avrebbero perso tanto in quelle condizioni. Si sono evitati così anche possibili problemi fisici ed io stesso, che provengo da un infortunio, posso presentarmi al meglio alla prossima gara. L’Igea è invece sottoposta ad un tour de force, complice la coppa e darà il massimo ovunque, in quanto punta a fare il meglio”.

D’Anna è una “chioccia” per i suoi compagni, che spesso, a centrocampo, sono tra i più giovani. “Mi sono ritrovato – dice– più volte a giocare in un reparto infoltito di under. Accanto a me, è fondamentale il ruolo di Tonino Mento, che aggiunge grande qualità al nostro gioco. Nella squadra sono tanti gli juniores, tutti di belle speranze e nella gara ci coppa, contro l’Igea, abbiamo vinto con 6 under in formazione. Per me, nel dilettantismo, sono proprio loro a fare la differenza. Quanto al valore della gara di domenica, è prematuro parlare di primato. Il nostro obiettivo – conclude – è e resta la salvezza, in quanto non abbiamo un organico assortito come quello di chi ha avuto le prime scelte”.

 

Arriva il turno di Cannavò, che proviene invece da una gara che lo ha visto protagonista. “Il Troinadicesi era presentato a Barcellona dopo aver dimostrato di essere una buona squadra. Ha perso dei punti contro la Leonzio, tra le formazioni più attrezzate, e contro di noi, che stiamo facendo bene. La vittoria è stata davvero un atto di forza, perché eravamo e siamo in una situazione difficile quanto ad infortuni. E’ stato un successo del collettivo, basato anche sulla forza di chi, dopo alcune panchine, è stato chiamato a dare il massimo e lo ha fatto. L’Igea ha dimostrato grande carattere. Dal punto di vista personale, mi è mancato il gol, ma non piango addosso perché ho comunque contribuito alla prestazione più che positiva della squadra”.

Domenica è l’ora di tornare a Rocca, l’ultima casa di Antonio prima del ritorno a Barcellona. “Conosco benissimo i giocatori e l’ambiente di Rocca. Lo scorso anno – continua –  sono stato lì, giocando insieme a calciatori di peso come Mario Russo, Tonino Mento, Maximiliano Lucarelli ed il mio grande amico Santino Biondo, che in questo momento sta facendo grandi cose. Non mi sorprende che il Rocca sia lì dov’è, perché è una squadra forte nonostante tutte le vicissitudini tecniche. Sono sicuro che giocheranno al massimo, esattamente come noi. Questa partita è pur sempre un derby, ricco di ex e di certo non mancherà lo spettacolo.

Subentra, di certo, l’emozione dell’ex. “Fa sempre uno strano effetto – commenta – giocare contro la tua ex squadra. Sono già tornato su quel campo per gli ottavi di coppa, dove ho segnato, guarda caso, l’ultimo e decisivo calcio di rigore. Tornare in campionato è però un’altra cosa. Sono, ovviamente, un giocatore dell’Igea Virtus e darò tutta l’energia possibile perché la mia squadra vinca. Poi, se torno al gol che ben venga. Ho ottimi rapporti con tutti a Rocca, ci siamo lasciati nel migliore dei modi. A questo punto spero solo che arrivi un’altra, importante vittoria per l’Igea. Dato che ho vinto il campionato ed ho fatto bene col Rocca, tornare sarà sempre bello”.

Si parla di obiettivi e l’Igea è davvero in lotta per vincere. Inoltre, tra poco la squadra di Raffaele sfida la Sicula Leonzio nei quarti di coppa. “La nostra squadra – precisa – ha l’obiettivo di trarre il massimo da questa stagione. Domenica dopo domenica, scendiamo in campo con l’obiettivo di vincere la partita. Come giustamente dici, la nostra storia ed i nostri magnifici tifosi ci spingono a lottare su tutti i fronti. Dunque affronteremo al massimo anche la Leonzio, con la speranza di essere più bravi”.

 

In chiusura, chiediamo a entrambi cosa pensano quanto alle posizioni alte della classifica, che adesso sono occupate proprio da Igea e Rocca. “Credo – dice Cannavò –  che Leonzio ed Acireale abbiano speso il doppio, se non il triplo dell’Igea. Ho visto i granata e non mi spiego, a causa del loro alto tasso tecnico, come possano perdere punti qua e là. Nonostante i valori economici, penso che noi possiamo dire la nostra”.  Il pensiero di D’Anna è simile. “Anche io condivido le idee di chi indica Leonzio, Acireale ed Igea Virtus come le papabili per la promozione in D. Aggiungo lo Sporting Taormina. Ho conosciuto un presidente che sa quello che vuole. Mi ha contattato e voluto in occasione dello scombussolamento estivo che abbiamo subito. Sono rimasto colpito.

Enzo Cartaregia