Perdicucci “L’Acquedolci è una matricola con il Dna Vincente”

L’ultima partita giocata è stata quella dello scorso 26 ottobre, giocata è vinta, in esterna contro il Palazzolo e la compagine cara al presidente Carlo Natoli, ha chiuso (visto i Dpcm del presidente del consiglio ndr) speriamo, solo momentaneamente per questa stagione, la sua prima esperienza in questo campionato di eccellenza. In tanti o quasi tutti, visto i numeri del Covid-19, si auspicano che si torni a giocare, solo ad agosto in tranquillità e magari con la presenza del pubblico sugli spalti, che fa morale ed anche cassa per le società dilettantistiche siciliane. Sul particolare momento, abbiamo sentito il tecnico Pippo Perdicucci (alla sua terza stagione sulla panchina dell’Acquedolci) che fa un suo primo bilancio di questa prima parte del campionato e dei 12 punti conquistati contro alcune blasonate compagini.

Mister terza posizione in classifica dopo sei giornate di campionato, per essere nuovi in questa campionato già avete sottolineato che siete a detta di tutti una matricola “terribile”. Siamo una matricola ed in effetti l’impatto con questa categoria è stata ottima con delle belle vittorie soprattutto quella in esterna con il Siracusa e quella tra le mura amiche contro il Giarre. La società è giovane che in sette anni ha raggiunto questo traguardo vuol dire che il Dna è sicuramente vincente. Ovviamente il nostro obiettivo e quello di radicarci in questa categoria, ottenere la salvezza prima possibile magari raggiungere (se si riprenderà a giocare in questa stagione) i 36/37 punti che dovrebbero bastare.

Sulla sospensione del campionato (già messo in conto) quale è il tuo giudizio.

Il calcio è importantissimo, ma viene sempre dopo le numerose attività costrette a chiudere o a ridimenzionare il proprio lavoro, forse si poteva anche ipotizzare di non partire, dato che già in estate si vociferava che a ottobre / novembre ci sarebbe stata la seconda ondata del Coronavirus.

Per chiudere, se avete fatto bene fino adesso, si può benissimo affermare che la vostra campagna acquisti è stata azzeccata.

Rispondo dicendo che in questa stagione, grazie anche alla presenza del mio amico fraterno Dino Granata, la società ha cercato, guardando ovviamente i budget disponibile, di accontentare le nostre richieste, con l’arrivo di giocatori, alcuni anche giovanissimi, che di volta in volta chiamati sul terreno di gioco, hanno fatto vedere il loro valore umano e calcistico, dato che è scontato che tutti fanno parte, in ugual misura, del progetto calcistico dell’Asd Acquedolci.