Promozione – Francesco Catalfamo ex tecnico Gioiosa: quali sono stati i motivi del mio esonero

L’INTERVISTA
È durata appena due partite di campionato l’avventura di Francesco Catalfamo sulla panchina della Polisportiva Gioiosa, nel Girone B di Promozione Siciliana. Ai  microfoni di 3MTv l’ex tecnico granata prova a spiegare i motivi del suo esonero avvenuto lo scorso 12 settembre.
“Sinceramente non mi aspettavo dalla Società questa decisione, tra l’altro arrivata alla seconda giornata di campionato e con il passaggio al turno successivo di Coppa acquisito. Sicuramente la risonante sconfitta contro il Geraci per 6 a 1 ha influito parecchio, e a caldo la decisone della dirigenza è stata presa in maniera anche obbligata. Sono convinto che se avessimo perso con un risultato meno eclatante, probabilmente la cosa sarebbe stata affrontata in maniera diversa”.
Secondo te cosa non è andato per il verso giusto in queste due gare di campionato?
“Nella prima partita giocata sul campo del Lascari, e finita 4 a 4, siamo partiti bene ma poi abbiamo pagato una condizione fisica ancora in rodaggio, qualche assenza di troppo e la forza degli avversari che ci hanno creduto fino alla fine, raggiungendo il pareggio. Nella seconda gara, invece, siamo spariti dal campo dopo il secondo goal incassato. Inoltre c’è da mettere in conto che abbiamo affrontato un grande avversario e in una giornata nella quale tutto quello che poteva andarci storto è andato storto. Non siamo mai stati in partita, soprattutto a livello mentale”.
Nella foto, il tecnico Francesco Catalfamo.
Ti rimproveri qualcosa ?
“Mi rimprovero molte cose, alcune calcistiche ed altre extracalcistiche. Sicuramente l’80% della responsabilità è mia, però posso dirti di aver lavorato con grande impegno come sempre. Ho commesso degli errori, ma è anche vero che nonostante siamo partiti con la preparazione l’ 01 agosto, la squadra ha iniziato a prendere forma solo nella settimana che ha portato al debutto in Coppa Italia, il 28 agosto. Questo non vuole essere assolutamente un alibi, ma un dato oggettivo che in un certo senso ha avuto il suo peso. Inoltre, per mettere in atto la mia idea di gioco, occorre del tempo e la disponibilità da parte di tutti. In tempi non sospetti avevo detto, ma probabilmente non ero stato preso sul serio, che la squadra avrebbe avuto una sua identità dopo il 20 settembre, invece in soli 12 giorni di lavoro effettivo con tutta la rosa a disposizione dovevo solo limitare i danni e non ci sono riuscito. L’errore più grande l’ho fatto in principio però, quando ho accettato l’incarico senza probabilmente rendermi conto che sarebbe servita più sostanza e quindi più tempo per provare a costruire le mia idea di gioco, che invece non c’era. Questo errore lo abbiamo fatto in buona fede sia io che i dirigenti e per il passato ci siamo sentiti in dovere, forse, di darci una nuova opportunità. Chiamiamola scelta di cuore. Ma ad oggi entrambi sappiamo bene che la cosa migliore sarebbe stata quella di salutarci il 30 giugno scorso”.
Adesso cosa farai ?
“Per il momento giro i campi della provincia, andando a visionare il lavoro degli altri tecnici in modo da aggiornami e studiare nuovi metodi. Fino al 30 giugno 2023 non posso fare altro, e quindi “ammazzo” così la mancanza di non essere seduto in panchina, che è la cosa di cui mi sento privato. Con la possibilità di questa intervista ci tenevo a ringraziare pubblicamente la società Polisportiva Gioiosa nella persona del presidente Andrea Cultrona e di Luigi Ceraolo. Un grazie ai ragazzi della rosa, compresi anche quelli con cui non sono riuscito a legare. A Gioiosa ho trascorso due anni splendidi, anche se non posso dire lo stesso di quest’ultimo”.
Fonte:3MTv