Formula Uno – Daniel Ricciardo: gli incubi ed il karakiri di ieri sera in Texas

Dall’inferno dal  paradiso per ritornare nuovamente all’inferno. Daniel Ricciardo nella gara di Austin ha di nuovo rivisto gli incubi che hanno caratterizzano la sua seconda parte della stagione con il ritiro avvenuto nel corso del 12esimo giro.

Con il karakiri avvenuto ieri sera in Texas, il pilota di origini messinesi ha quindi subito il   settimo ritiro stagionale e il quinto dopo la vittoria di fine maggio a Montecarlo. Lo zero americano  è stato dovuto per un problema alle batterie subito all’entrata del lunghissimo rettilineo, defailance analoga a quella che Daniel ha dovuto patire   nella seconda gara della stagione in Bahrain subito dopo la partenza della gara asiatica. Come a Budapest e a Suzuka il rammarico per il ritiro è grande, perché anche in Texas Ricciardo poteva ambire per la conquista per un posto sul podio, come ha dimostrato anche la gara strepitosa di Max Verstappen. Il pilota olandese partito 18esimo sullo schieramento di partenza, si è infatti reso protagonista di una straordinaria rimonta che lo ha portato al secondo posto sotto la bandiera a scacchi  dietro Kimi Raikkonen e davanti a Lewis Hamilton.

Conseguenza quindi di come la Red Bull abbia dimostrato di avere un buon passo sulla pista americana e di come Ricciardo poteva essere li, in lotta per un posto sul podio con il finnico della Ferrari, il pupillo di Helmult Marko e l’iridato in carica. In più Lewis è stato costretto ad effettuare una sosta in più rispetto agli altri per i problemi di blister accusati sulle sue gomme soft durante la seconda parte di gara, cosa che avrebbe reso più agevole la possibilità di poter competere per il podio da parte di Ricciardo. La gara per il pilota di origini messinesi sembrava essersi messa sui giusti binari già alla partenza. Vero è che allo start non è riuscito a sorprendere Valterri Bottas, allo stesso tempo è però  riuscito a mantenere  la quarta posizione dagli attacchi di Sebastian Vettel. Il tedesco della Ferrari ha però tentato di sorprendere Ricciardo sul lungo rettilineo nella parte centrale, momento in cui Sebastian sfruttando soprattutto la differenza di potenza e velocità tra la power unit Ferrari e quella della Renault montata sulla Red Bull era riuscito a superare Daniel.

Il tedesco all’ingresso della curva a sinistra  non è però  riuscito a chiudere bene la staccata, cosa che lo ha costretto ad andare largo e che  ha permesso a Daniel di riprendersi la quarta posizione, tutto questo dopo l’ennesimo testacoda della stagione da parte del ferrarista  nella successiva curva a destra,  con Ricciardo che invece è stato costretto ad andare fuori careggiata per non incappare anche lui nel testacoda. Con il ferrarista in fondo al gruppo, Daniel si è quindi regalato la possibilità di respirare, iniziare a guardare Raikkonen, Hamilton e Bottas che gli erano davanti gestendo anche la furiosa rimonta di Max Verstappen dopo essersi liberato agevolmente delle due Renault. Tutto questo quindi fino al 12esimo giro, momento in cui la vettura austriaca ha deciso di appiedarlo per l’ennesima volta nel corso del 2018.. Domenica prossima a Città del Messico di nuovo pista per rialzare nuovamente la testa.

Danilo Scurria