Il 2016 si dovrebbe chiudere con la scomparsa ufficiale del Due Torri, società fondata nel lontano 1973 che fino a qualche settimana fa tutti gli sportivi ed appassionati ricordavano come unica siciliana mai retrocessa, record che era vanto per l’intera piccola comunità tirrenico-nebroidea. Invece ora il club biancorosso sarà solo quello travolto dalle difficoltà finanziarie cui la vecchia dirigenza non ha saputo far fronte visto che alcune perduravano dall’annata precedente, motivo per cui ci si chiede come mai non si è voluto staccare la spina prima del via della nuova stagione provando a cedere il titolo come poi avvenuto a buoi scappati o a consegnare la società al sindaco come si usa in questi casi demandando al primo cittadino l’eventuale compito di trovare gente disposta a mettere mano al portafogli.
Alla fine la scorsa estate dopo i mille sacrifici sostenuti per mantenere in Quarta serie per tre anni di fila la squadra, l’ex dirigenza ha scelto la strada della continuità sperando in un contributo comunale arrivato per un terzo ma che, pur completo, avrebbe risolto solo in parte i problemi, per cui serviva solo un sei al Superenalotto per consentire al Due Torri di proseguire l’esaltante avventura. Purtroppo il miracolo non è arrivato ed in soccorso è arrivato il gruppo Di Bartolo che ha messo sul piatto circa 20,000 euro secondo quanto sostenuto da quello che resterà l’ultimo presidente dell’Asd Due Torri ma ha solo allungato l’agonia non riuscendo ad impedire l’ingloriosa fine dei biancorossi, travolti nelle tre gare giocate e, dopo aver svincolato tutti i giocatori, non presentatisi sul campo dell’Averso Normanna nella gara del congedo con il girone d’andata del gruppo I di serie D.
Ed ormai da due settimane nessuno ha saputo o voluto staccare definitivamente la spina pensando forse al logico amaro epilogo della radiazione dopo la terza rinuncia. Pare, però, che, finalmente, il direttivo del club possa riunirsi per l’ultima volta con l’intento di scrivere due righe da spedire forse già oggi stesso a Roma nella sede della Lnd dove annunciare il ritiro del Due Torri e magari evitare ulteriori pesanti ammende pecuniarie che vanno solo ad intaccare la tasca di chi ha garantito la fidejussione a luglio come, pare, quelle precedenti.
E “liberare” di conseguenza fin da subito l’ultimo dei mohicani, il tecnico del miracolo, Antonio Venuto, punito per troppo amore verso i pirainesi ed ora, forse, appetito da Reggio Calabria e magari anche da Messina. Chi vivrà vedrà, di sicuro anche per questa manfrina il Due Torri 1973 è praticamente riuscito nella “mission impossible” di fare peggio di Tiger Brolo e perfino dell’Orlandina 1951 che sono sparite dai radar Figc in rapida sequenza facendo passare dalle stelle alle stalle una fascia tirrenico-nebroidea che ora aspetta il Città S.Agata per riassaporare il calcio di un certo livello, sperando che la dirigenza faccia bene i suoi conti anche quando le vacche sembrano grasse.(ca)