L’impresa di un Acquedolci “operaio”. Carrello bum-bum: Giarre al tappeto

Prestazone perfetta dei biancoveredi. Ai gialloblu non basta Valsilchik

Acquedolci     2          Giarre            1

Marcatori: 35’ pt e 9’ st Carrello,32’ st Vasilchik

Acquedolci: Paterniti 7, Russo 7, Cardella 6.5 (43’ st Parafioriti sv), Ferlazzo 6.5, Klepo 7, Scaffidi 6.5, Carrello 8 (37’ st Crascì sv), Truglio 7, Genovese 6.5 (43’ st Traviglia sv), Nellar 6.5 (31’ st Di Pietro 6.5), Bognanni 7. All. Perdicucci.

Giarre: Barbagallo 6, La Rosa 6.5 (33’ st Nicolosi 6), Cacciola 6 (10’ st Urso 7), Privitera 6.5 (40’ st Strano sv), Zappalà 6.5, Trovato 6.5, Concialdi 6 (16’ st Valsilchik 7), Sessa 6.5 (31’ st Leotta 6), Agudiak 7, Cocimano 6.5, Iraci 6.5. All. Cacciola

Arbitro: Salerno di Catania 6

Sant’Agata Militello: Un’altra grandissima impresa, una super Acquedolci vince contro la capolista Giarre, che torna a casa con un pugno di mosche in mano. Per la compagine catanese, c’è l’amara consapevolezza che anche una matricola a dir poco “terribile”, dopo 5 giornate, si può definire solo con due parole “ammazzagrandi”.

Una partita preparata minuziosamente dal bravo tecnico Perdicucci, che fa capire come il lavoro settimanale paga soprattutto quando davanti ti trovi una corrazzata e devi trovare, pur nel tuo piccolo, le strategie giuste per avere la meglio. Sicuramente, per la società guidata da Carlo Natoli, c’è la soddisfazione di aver messo su un bel giocatolo calcistico che in questa stagione darà del filo da torcere a tutti soprattutto quando gioca davanti al proprio pubblico, che finalmente ieri, pur in 180 con posti assegnati, con misurazione della temperatura e con l’immancabile mascherina, hanno applaudito di continuo le imprese di Carrello & C.

Ninni Carrello

Si parte con i due tecnici, che mettono in campo le migliore pedine per fare lo scacco matto all’avversario al 3-5-2 dell’Acquedolci risponde il Giarre con un 4-3-2-1 che però nel primo quarto d’ora serve a poco e niente, dato che nessuno osa. Al 16’ il direttore di gara, di Catania (come si fa a sceglierlo dato che in campo c’è proprio una catanese?) si inventa un rigore assurdo, inesistente, che viene battuto da Concialdi che spiazza Paterniti ma manda la sfera fuori. Al 19’ Cocimano cerca la porta ma la sfera finisce fuori misura. Al 20’ cross di Genovese e Carrello pur anticipando tutti, non trova la zampata vincente. Passano solo 2’ e sul fronte opposto una punizione di Cocimano da 30 metri sorvola la traversa. Al 25′ cross di Truglio e botta in area di Cardella parato da Barbagallo. Al 30′ atterrato al limite Carrello, batte la punizione Genovese ed il portiere ospite para senza affanni.

L’Acquedolci, fa la partita ed il Giarre, soffre tanto con la rete che arriva al 35′ con una giocata magistrale di Carrello che piazza la sfera nell’angolino alla destra di Barbagallo. Al 43′ Aguidak su passaggio di Cocimano tira fuori ed al 46′ Iraci calcia ma Paterniti para tranquillamente. Nell’intervallo, vengono espulsi, per chiacchiere “animate”, il presidente del Giarre Giulio Nirelli ed il direttore tecnico Dino Granata dell’Acquedolci.

Nella ripresa al 9′ Carrello fa il bis (quasi cento goal all’attivo) in contropiede, su passaggio di Bognanni, superando in uscita anche il portiere. Al 14′ Urso ci prova su punizione dal limite ma la sfera finisce fuori. Il Giarre non entra in partita, merito di un perfetto Acquedolci (formazione operaia) che ha saputo imbrigliare la compagine ospite. Al 23′ viene atterrato Genovese in piena area e Salerno fa finta di non vedere l’azione.  Al 32’ Vasilchik su passaggio di Urso va in goal di testa accorciando le distanze. Lo stesso giocatore non approfitta al 35’, su l’unica incertezza di Paterniti, ed  a porta vuota calcia fuori.

Gli ultimi 15’ gli attacchi sono tutti di marca Giarre, ma non portano risultati, a parte il rosso per il presidente locale Carlo Natoli perchè faceva notare al fischietto catanese che la partita era finita da un pezzo.