Frustazione. Rabbia. Delusione. Ormai Daniel Ricciardo non sa più con chi rivolgersi per sconfiggere la sfortuna. Stamattina durante le qualifiche che assegnavano la pole position, il pilota di origini messinesi ha dovuto infatti subire l’ennesimo inconveniente tecnico complice la perdita di potenza della power unint Reanult montata sulla sua Red Bull.
L’episodio che ha fatto urlare di rabbia Daniel con il casco ancora in testa si è verificato nel corso del Q2, conseguenza che lo ha costretto quindi all’eliminazione anticipata dalla seconda manche che decretava l’accesso alla quella conclusiva , assegnava la pole position e le prime cinque file dello schieramento di partenza. L’ennesima defaillance della vettura dell’italo-australiano rappresenta il simbolo di un incubo senza fine che si percuote sulle sue prestazioni a partire dal Gran Premio D’Austria di inizio luglio. Da Zeltweg, passando per Hochenkeim, Monza e oggi a Suzuka, la monoposto di Ricciardo ha dovuto fare i conti in maniera costante con la sfortuna e con un unico denominatore comune : problemi sull’unità-motrice della casa francese. Domani al di là se scatterà dalla 15esima posizione o addirittura dal fondo della griglia ( perché c’è il rischio dell’ennesima sostituzione della power unit Renault ), la gara per Daniel sarà sicuramente in salita. Il motivo di tale causa va ricercato nel fatto che Suzuka è una pista dove tradizionalmente è difficile compiere dei sorpassi, anche se nella gara del 2005 la regola è stata sovvertita.
Kimi Raikkonen, all’epoca pilota della Mclaren ed impegnato nella lotta per il titolo iridato con Fernando Alonso, scattò dal fondo dello schieramento guarda caso per un problema analogo a quello subito oggi dal pilota di origini messinesi, poi si rese protagonista di una bella rimonta durante la corsa compiendo una serie innumerevole di sorpassi ed infine andò a conquistare la vittoria grazie ad un altro sorpasso all’esterno e al limite dell’impossibile su Giancarlo Fisichella nei giri conclusivi del Gp giapponese . Tale situazione allo stato attuale è difficile che per Daniel possa ripetersi, allo stesso tempo vista la difficoltà nel compiere dei sorpassi, l’impressione è che Ricciardo possa riuscire ugualmente a sbarazzarsi facilmente delle vetture più lente davanti a lui, in particolar modo dove può essere azionato il Drs, e a risalire dopo le Mercedes, le Ferrari e Max Verstappen.
La prestazione dell’olandese ( terzo tempo finale ), fa aumentare sempre più i rammarichi all’italo-australiano su quanto accaduto oggi perché, con la pioggia scesa nella terza qualifica e la scuderia di Maranello che è andata totalmente nel pallone come dimostra il nono tempo ottenuto da Sebastian Vettel, Daniel poteva approfittare della situazione per centrare la seconda fila insieme al pupillo di Helmult Marko e dietro le stratosferiche Mercedes che hanno piazzato un altro uno-due con l’ottantesima pole in carriera di Lewis Hamilton e il secondo posto di Valterri Bottas . Come in Brianza, Germania, Ungheria e domenica scorsa in Russia, si presume che il pilota di origini messinesi adotterà la stessa strategia nella prima parte di gara : quale ?.
Quella di partire con gomme più dure, allungare il più possibile il primo stint di gara rispetto ai primi dieci che inizieranno la corsa con mescole più tenere per poi montare delle ultrasoft nella parte finale del Gp L’auspicio quindi è che Ricciardo ripeta le belle rimonte di fine luglio a Budapest e di Sochi della scorsa settimana, culminate con la conquista rispettivamente di un quarto e sesto posto finale sotto la bandiera a scacchi.
Danilo Scurria