Formula Uno – La vittoria di Vettel consolida la leadership a otto lunghezze

Un’altra bandiera a Maranello. E quello che probabilmente è venuto in mente di fare a Sebastian Vettel dopo la vittoria di ieri a Silvestone. Il successo di ieri  del tedesco assume una  fondamentale importanza per diverse ragioni.

Prima fra tutte perché è servito a consolidare la leadership nella classifica iridata, portando quindi il proprio vantaggio su Lewis Hamilton a otto lunghezze. Allo stesso tempo ha aiutato anche a spezzare due sortilegi, come il digiuno di vittorie della Ferrari a Silvestone che durava dal 2011 con la vittoria conquistata da Fernando Alonso e a spezzare il dominio di Lewis Hamilton, vincitore delle ultime quattro gare  nella gara inglese. In più la vittoria del tedesco di ieri, rappresenta anche la 51esima in carriera che gli consente di eguagliare Alain Prost al terzo posto della classifica di tutti i tempi come numero di successi al campione del mondo in carica e a Michael Schumacher. Nella gara inglese  ancora una volta l’affermazione di Vettel è stata messa in bilico con l’ingresso nel giro di pochi giri di ben due volte della Safety Car, prima per la brutta botta contro le barriere di Ercisson e dopo per l’incidente tra Sainz e Grojsean che ha portato al ritiro di entrambi .

Nel momento in cui si è verificata la chiamata della vettura di sicurezza il tedesco della Ferrari ha di nuovo rivisto i fantasmi di Baku, quando nei giri conclusivi della gara azera buttò al vento una sicura vittoria che gli avrebbe permesso di mettere un ulteriore margine tra se e Lewis Hamilton, invece dopo la ripresa agonistica della gara Sebastian ha ingaggiato un bellissimo duello con Bottas che lo portato a superare il finnico a cinque giri dalla conclusione e a riprendersi la leadership della gara fino alla bandiera a scacchi .

La partenza della gara di ieri è stata determinante  circa la lotta per la vittoria, perché Seb è stato abilissimo a sorprendere Hamilton e a balzare subito al comando, prima che sia avvenuta la collisione tra l’inglese e Raikkonen che sembrava averne compromesso la gara di entrambi. Invece l’inglese dal fondo dello schieramento grazie ad una serie di sorpassi è risalito fino alla seconda posizione, mentre il finnico scontata la penalità  si è poi rimesso in modalità Iceman, che gli ha consentito di conquistare il terzo podio consecutivo e il sesto stagionale, con la conseguenza di aver consolidato il terzo posto nella Classifica Mondiale, facendo quindi riavere dei possibili dubbi ai vertici del Cavallino circa un probabile rinnovo del contratto dell’iridato 2007 anche nella prossima stagione. E la Red Bull ? La vettura austriaca ha sofferto moltissimo il gap di velocità con Mercedes e Ferrari, in una pista in cui l’unità motrice era molto sollecitata.

Max Verstappen a lungo in terza posizione e dopo aver ingaggiato un bellissimo duello con Kimi Raikkonen, prima compie un testacoda e dopo è costretto al ritiro per un problema ai freni. Daniel Riccardo invece nel tentativo di rimediare ad una gara anonima, decide di omtare nel secondo pit stop le gomme gialle nel tentativo di riportarsi in zona podio, ma il suo piano non va in porto la neutralizzazione della gara con la Safety Car, che premia la scelta delle due Mercedes di effettuare una sosta in meno rispetto agli altri.  Nelle posizioni di rincalzo bella la gara di Nico Hulkerberg  che ha portato la Renault al sesto posto finale, come da apprezzare l’ennesima ottima prestazione di Fernando Alonso con una Mclaren con evidenti limiti prestazionali. Partito quasi dal fondo dello schieramento, lo spagnolo ha poi tirato poi un’altra bella gara che lo ha visto concludere in ottava posizione. Da sottolineare anche la decima piazza finale conquistata da Pierre Gasly, che ha quindi riportato la Toro Rosso in zona punti dopo il quarto posto del Bahrain e il settimo posto di Montecarlo. Charles Lerclec ha invece ancora una volta dimostrato ieri come possa essere una promessa in futuro. Il monegasco dell’Alfa Romeo Sauber dopo aver a lungo navigato in settima posizione, è stato poi costretto al ritiro dopo l’uscita dalla pit lane per aver effettuato il pit stop a causa di una ruota vitata male durante il cambio gomme.

Danilo Scurria