Formula Uno – In questa stagione, complice anche la pioggia, regna l’imprevedibilità

Formula pazza. A  quanto pare, sembra che  in questa stagione il massimo sport automobilistico abbia di cambiare nome, soprattutto perché nella gara di oggi a Hockenheim ancora una volta a regnare è stata l’imprevedibilità. L’arrivo della pioggia a 22 giri dalla fine, decide infatti di scrivere un esito diverso alla corsa tedesca, come dimostra l’ordine d’arrivo finale. In questa periodo della gara e sette giri dopo Sebastian Vettel stava infatti viaggiando verso la seconda vittoria consecutiva e  la quinta stagionale (cosa che gli avrebbe permesso di allungare ulteriormente su Lewis Hamilton), quando un brutto errore sotto la curva della Mercedes Arena lo fa sbattere contro le barriere costringendolo al ritiro. Un duro colpo quindi per le ambizioni iridate del tedesco della Ferrari, che è costretto a cedere la leadership  a Hamilton in virtù della vittoria dell’inglese sotto la bandiera a scacchi.

The Hammer nel post qualifiche di ieri, aveva manifestato una certa delusione e rassegnazione perché tutto avrebbe immaginato tranne che vincere oggi, invece sotto da trionfatore sotto la bandiera a scacchi ha dato sfogo a tutta la gioia che aveva dentro per l’impresa ottenuta.

Lewis scattato dalla 14esima posizione, si è reso protagonista di una grande rimonta che lo ha portato in quinta posizione, in una gara dove il rivale Vettel aveva avuto il merito di scattare bene e di difendersi da Valterri Bottas , uscire in testa alla prima curva e guidare in maniera autorevole la gara fino alla girandola dei pit-stop, quando è stato costretto a cedere la leadership a Kimi Raikkonen. Il finlandese fermatosi prima del tedesco, dopo il proprio pit stop  rientra sfruttando le nuove gomme soft e riesce sia a superare sia il compagno di squadra che il connazionale della Mercedes. Tutto questo mette quindi Iceman nelle condizioni di ritrovare la gioia della vittoria,  dopo l’ultimo successo di Abu Dhabi nel 2012 con la Lotus ,quando dai box gli comunicano via radio che deve mettersi da parte e fare passare il suo caposquadra, spiegandogli che il sorpasso di Sebastian sarebbe arrivato ugualmente un paio di giri dopo, perché il tedesco dalla sua aveva sulle  sue gomme un paio di giri in meno rispetto a quelle del finnico.

In casa Ferrari non sono però nuovi a questa tipologia di episodi su questa pista , come dimostrano i casi del 1999 quando Mika Salo ( chiamato a sostituire Michael Schumacher dopo il brutto incidente del tedesco di Silvestone ) si mise da parte per far vincere Eddie Irvine all’epoca impegnato nella lotta per il titolo iridato con Mika Hakkinen e del 2010, quando venne sacrificato Felipe Massa per dare la vittoria a Fernando Alonso.

Il finlandese complice il brutto errore del tedesco, è riuscito ugualmente a salvare l’onore della Ferrari con il terzo posto finale, che gli consente di conquistare il quarto podio e il settimo stagionale dietro Bottas, rafforzando sempre più la propria posizione in seno al Cavallino Rampante, che sta pensando seriamente di rinnovargli nuovamente il contratto per un’altra stagione, grazie anche all’influenza di Vettel, che ben si trova in squadra con il finnico. In Ungheria urge quindi un pronto riscatto in casa Ferrari, in tal senso ci sono infatti da recuperare i 17 punti da Hamilton nel mondiale Piloti, cosa che potrebbe permettere di andare alla pausa estiva con grande ottimismo, per poi presentarsi a Spa e all’appuntamento di Monza di inizio settembre con il morale alle stelle.

Danilo Scurria