Formula Uno – Ambizioni da podio per Daniel Ricciardo in vista del Giappone

Il pilota di origini messinesi dopo la buona gara di domenica a Sochi, vuole ritornare tra i primi tre della classifica finale dopo un lungo periodo d’astinenza. Dopo lo   strepitoso fine settimana di Montecarlo, infatti Daniel non è più riuscito a centrare un podio per diverse circostanze.

C’è da sottolineare il fatto che   nelle successive gare di Montreal e Le Castellet, la terza posizione   è però   svanita per poco. In Canada l’errore di entrare un giro prima del previsto ai box per il cambio gomme è risultato fatale circa la possibilità di poter accompagnare Sebastian Vettel e Valterri Bottas sul podio finale. In tal senso, sarebbe infatti bastato   un giro in più in pista per riuscire a rimanere davanti a Max Verstappen dopo avere superato Lewis Hamilton durante il valzer dei pit-stop. In Francia invece dopo aver a lungo viaggiato in terza posizione approfittando contatto tra   Bottas e Vettel alla partenza, il pilota di origini messinesi sul finale di gara è stato costretto a cedere l’ultimo gradino a Kimi Raikkonen, che ebbe il merito di azzeccare e montare delle gomme più performanti ed essere più rapido negli ultimi giri. In Ungheria vero è che il podio non è stato né sfiorato né mancato, allo stesso tempo sarebbe stato ampiamente alla portata di Ricciardo come dimostra la bella rimonta dal fondo dello schieramento di partenza che lo ha portato fino al quarto posto finale.

A Singapore invece in Daniel c’era grande fiducia circa la possibilità di poter lottare per il podio in gara , ma questo non è accaduto complice domenica negativa di Marina Bay culminata con un deludente sesto posto sotto la bandiera a scacchi. In Giappone  quindi per Ricciardo può interrompersi l’astinenza  podio ? Possibile. La pista giapponese definita tra le più belle e complete   in calendario, presenta un layout dove si sono messe in evidenza quello che è richiesto su una pista di F1: velocità e capacità di guida  . Se nella parte finale del tracciato dopo l’uscita della curva del cucchiaio è richiesta una grande potenza della power unit fino alla famosa 130 R , in quella iniziale   è possibile che invece la Red Bull possa trovarsi più a suo agio. Il motivo di tale causa va ricercata nel fatto che, nei due cambi di direzione destra-sinistra che vi sono presenti subito dopo il rettilineo di partenza della  pista di Suzuka, vi è richiesto un grande telaio e carico aereodinamico ossia  i due punti di forza della monoposto austriaca. Domani quando alle 8 del mattino si disputeranno le qualifiche, la possibilità di giocarsi la seconda fila con le Ferrari può essere un obbiettivo realistico, come il terzo e il sesto posto ottenuti ieri nelle sessioni di prove libere.

Inoltre c’è da sottolineare il fatto che  Daniel nella scorsa stagione aveva  già centrato il podio. Vero è che è stato agevolato dal ritiro nelle fasi iniziali di Sebastian Vettel per problemi sulla sua Ferrari mentre si trovava in lotta con Hamilton, allo stesso tempo ebbe però Daniel il merito di saper resistere agli attacchi di Valterri Bottas che sul finale di gara si era anche portato in  zona Drs senza riuscirlo a superare. Gara che quindi  Ricciardo riusci a terminare tra i primi tre dietro l’iridato in carica  e Max Verstappen, in quello che poi fu l’ultimo piazzamento sul podio della scorsa stagione prima della vittoria in Cina nel terzo Gp del 2018.  L’olandese rappresenta l’altro motivo di interesse del fine settimana nipponico per il pilota di origini messinesi. Dopo essere stato battuto nettamente sia al sabato che alla domenica dal pupillo di Helmut Marko a Singapore e Sochi, Ricciardo vuole togliersi la soddisfazione di stargli davanti in qualche altra corsa  nelle poche gare che dovranno ancora  convivere in seno alla scuderia austriaca. In più l’italo-australiano può ancora  levarsi lo sfizio di chiudere davanti all’olandese nel Mondiale piloti, visto i 24 punti di differenza tra i due, dopo che da un po’ di tempo è sfumata la possibilità di poter lottare per il podio della classifica iridata  con Raikkonen e Bottas  e dietro a Lewis e Sebastian.

Danilo Scurria