Eccellenza – Rosignolo: “L’Acquedolci si farà trovare pronta”

Acquedolci – In caso di ripartenza (sarà sicuramente una certezza ndr) l’ASD Acquedolci sarà pronta a scendere in campo e dare battaglia come sempre ha fatto, con l’organizzazione la tenacia e la passione che hanno portato un piccolo paese come Acquedolci nel massimo torneo regionale questa è linea di tutta la società guidata dal presidente Carlo Natoli. Il Cts sottoporrà all’Esecutivo i pareri sui quali il Governo baserà le nuove disposizioni che saranno in vigore dal 6 marzo e sino al 6 aprile, coprendo, così, le festività pasquali. Sembra che le restrizioni dovrebbero essere confermate per delimitare, ancora di più, le aree del territorio maggiormente soggette alla diffusione del contagio e non sembrano queste le condizioni ideali per ripartire. L‘Eccellenza è ferma dal 25 ottobre e ha mandato in archivio solo le prime sei giornate di campionato. Alla fine del girone d’andata ne mancherebbero nove. Come sempre, a parlare come portavoce della società è il segretario Walter Nicosia.

Giuseppe Rosignolo, Presidente Onorario Asd Acquedolci

Ma quando si dovrebbero giocare questi incontri e gli eventuali play off o play – out? Dobbiamo tener conto che, dal momento dell’eventuale ripartenza, ci vorrebbero quattro settimane di allenamenti per ritrovare la condizione atletica e che ci sono le festività pasquali in arrivo. Ammettendo un via libera col Decreto in vigore dal 6 marzo, la domanda da porvi è quando si potrebbe tornare in campo, approssimativamente? Ma le domande ancora senza una valida risposta sono molte, quelle di maggiore importanza sono sicuramente: con quali protocolli sanitari? Chi finanzia le spese delle società per i protocolli sanitari, già in piena crisi da mancati introiti? chi si assume le responsabilità di eventuali contagi?”

L’ASD Acquedolci, come sempre, si farà trovare pronta – ci sottolinea infine,  il Presidente Onorario Rosignolo – da ex Presidente mi chiedo come ci si possa prendere una responsabilità così grande.  In caso di esito positivo di un componente della squadra o dello staff saranno responsabili civilmente la società e penalmente sia il Presidente che il medico sociale, entrambi inoltre dovranno garantire l’isolamento di squadra e staff nel caso di contagi. Oltre le spese per i tamponi, di cui l’Lnd dovrebbe almeno farsi carico, chiedo se sia attuabile tutto ciò per una squadra dilettantistica.